L'ASSOCIAZIONE
Fondata nel 2000, ha sede in Fano. Si propone la valorizzazione e la diffusione della cultura in senso lato e musicale e artistico in particolare, promuovendo lo studio e la ricerca su argomenti di interesse unitamente alla rivalutazione del patrimonio artistico – culturale del territorio in cui opera.
L’Associazione persegue le sue finalità attraverso l’organizzazione e produzione di eventi culturali, in sinergia con istituzioni ed associazioni aventi finalità analoghe, Enti pubblici e privati, singoli studiosi ed operatori in ambito regionale, nazionale ed internazionale. Nel breve periodo di attività l’associazione ha sviluppato collaborazioni con il Ministero dello Spettacolo, il Ministero dei Beni e Attività culturali, la Regione Marche, la Provincia di Pesaro e Urbino, la Fondazione “Teatro della Fortuna” di Fano, l’A.M.A.T. (Associazione Marchigiana Attività Teatrali), il Consorzio Marche Spettacolo, alcune Fondazioni bancarie, l’Università di Urbino nonché numerosi Comuni delle Marche.
All’interno dell’associazione si è inoltre costituito l’ensemble “Laboratorio Armonico” che svolge la sua attività musicale attraverso la ricerca e l’esecuzione del repertorio musicale dei periodi rinascimentale e barocco, segnatamente rivolte alla valorizzazione del repertorio inedito marchigiano. Tra le ultime attività dell’ensemble vi è quella dedicata al compositore Orcianese Nicolò Fontei (sec, XVII) e la pubblicazione di un Cd dedicato al compositore Pietro Porfiri (Mondolfo XVII/XVIII secolo), pubblicato dall’etichetta Tactus di Bologna.
La Rassegna fanese dei “Concerti d’organo a Santa Maria Nuova” rappresenta una delle più antiche Istituzioni Musicali europee. Nata nell’estate 1962, la Rassegna di rilievo internazionale, è punto di riferimento per la carriera di numerosi organisti di tutta Europa. Complessivamente, dal 1962 ad oggi, sono stati realizzati oltre 300 concerti, con
l’esibizione di oltre 200 artisti di tutto il mondo; un cuore pulsante di musica e appuntamento fisso dell’estate fanese. La manifestazione è organizzata dall’Assessorato Cultura del Comune di Fano e supportata da numerosi sponsor locali. La rassegna ha la direzione artistica di Giovannimaria Perrucci, presidente del Laboratorio Armonico.
CHIESA e ORGANO
Il programma musicale è eseguito sul bellissimo organo Mascioni voluto da P. Francesco Talamonti dopo i bombardamenti subiti dalla chiesa nel 1944. E’ uno strumento a trasmissione elettrica, composto da 2952 canne collocate all’interno di due grandi camere sulla parte sinistra del presbiterio e da una consolle lignea su podio con ruote, collocata al centro dell’antico coro ligneo e trasferibile fin innanzi l’altare maggiore. In una lettera del 19 luglio 1959 diretta a Giovanni Mascioni, il M° Igino Tonelli ne sintetizzava i pregi: “…Padre Franca a cui avevo dato la buona notizia della aggiunta delle Aggiustabili Particolari nell’organo di Santa Maria Nuova, mi scriveva che così si poteva dire un modello perfetto di “Organo Moderno”! Certo, a riguardarne tutta la struttura, c’è proprio da incantarsi.”
Pietro Vannucci, detto Perugino, Annunciazione (Fano, Chiesa di Santa Maria Nuova)
Dell’inestimabile patrimonio culturale del nostro Paese fanno parte anche gli Organi storici, di cui è ricco il nostro territorio. Nella Val Metauro – che coincide sostanzialmente sia con il tracciato della Flaminia che con la Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola – gli strumenti storici sono oltre cinquanta, presenti uniformemente in gran parte delle chiese di città, paesi, borghi e castelli. Circa la metà di questi è funzionante, a seguito di restauro filologico o di semplice manutenzione ordinaria, a testimonianza di una vivace attività musicale nei secoli.
La maggior parte degli strumenti superstiti è riconducibile alla scuola organaria veneto-marchigiana (che fa capo ai veneziani Nacchini e Callido), ma non mancano preziose opere di autori provenienti da altre regioni italiane. Il festival “Castelli d’Aria” da 15 anni si fa portavoce della sonorità di questa importante testimonianza culturale ed al contempo contribuisce a valorizzare i luoghi che ospitano gli organi storici, in collaborazione con i Comuni e le Chiese di cui fanno parte.